Il pilota Red Bull KTM Ajo Pedro Acosta ha conquistato il titolo mondiale Moto2 2023 con due gare di anticipo, proseguendo la sua fenomenale ascesa della piramide della MotoGP. Dopo solo tre stagioni di GP, il diciannovenne spagnolo ha già raccolto due titoli mondiali in due diverse classi.
Pedro Acosta
Dopo aver dominato la Red Bull MotoGP Rookies Cup 2020, Acosta ha fatto il salto alla Moto3™ all’interno della KTM GP Academy nel 2021; vincendo al debutto il GP del Qatar e accumulando poi altre cinque vittorie e sette podi, Pedro ha conquistato la combattutissima categoria al primo tentativo.
Passato in Moto2 nel 2022, dopo solo otto gare ha preso le misure conquistando la prima delle tre vittorie stagionali. Fermato dalla frattura di una gamba, Acosta ha comunque chiuso quinto in campionato e Rookie of the Year. Maturato ulteriormente in questo 2023, Acosta ha raccolto sette successi (per un totale di 16 vittorie in meno di due anni) arrivando a distanza di tiro dal secondo titolo, che ha conquistato con la seconda piazza al Sepang International Circuit, round 18 di 20 (e suo quattordicesimo podio quest’anno).
Acosta si è già guadagnato una sella in MotoGP nel 2024, e nessun altro pilota è mai arrivato alla classe regina così velocemente e con così tanto successo. Sarà uno dei due soli piloti in griglia ad avere conquistato il titolo sia in Moto3 che in Moto2. Il numero 37 ha corso poco più di 50 GP, con un’incredibile 50% di podi con 26 argenti e 16 vittorie.
La struttura Moto2 di Aki Ajo ha aiutato due degli attuali piloti di Pierer Mobility Group in MotoGP a vincere, e riceverà ora un terzo pilota con la promozione di Acosta nel 2024. Hanno già assistito altri quattro piloti attualmente in MotoGP. Il team è stato campione del mondo Moto2 nel 2021, 2022 e ora 2023, ed è in un’ottima posizione per conquistare anche il terzo titolo mondiale per Team consecutivo.
Pedro Acosta, Campione del mondo Moto2 2023: “È bello essere nella lista dei campioni con alcuni grandi nomi. L’anno scorso ho fatto un sacco di errori, un sacco di cadute. Questo è il mio terzo anno con Aki e abbiamo deciso di ripartire da zero e mettere via tutti gli errori. Abbiamo cercato di trovare il setup giusto per la moto l’anno scorso, ma io ero troppo piccolo e leggero per la Moto2, così abbiamo fatto un grande passo avanti lo scorso inverno migliorando in generale, senza contare l’esperienza in più che avevo. Sapevo cosa dovevo fare, abbiamo fatto altri passi avanti e anche se le gare non sono mai facili specialmente quando devi recuperare, i progressi si sono visti. L’obiettivo era di essere competitivi, e ci siamo riusciti.”